Italia e Sicilia dopo il Covid: quali sono le opportunità di business?
Italia e Sicilia dopo il Covid: quali sono le opportunità di business?
Negli ultimi due anni, la pandemia ha cambiato il nostro mondo, sotto molteplici punti di vista: dalla vita familiare e privata, al lavoro. Le imprese, in particolare, hanno dovuto reinventarsi e superare un momento di dura crisi.
La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto significativo sull’economia italiana, con un calo del PIL dell’8,9% nel 2020. Tuttavia, rispetto al 2019, nel 2020 si sono verificati meno fallimenti, rispettivamente 27 contro i 33 dell’anno precedente e, più in generale, meno uscite dal mercato, una tendenza confermata anche nel 2021.
Questa riduzione è per lo più riconducibile a insieme di misure di sostegno alle imprese adottate dal governo.
Le imprese italiane hanno inoltre reagito meglio all’emergenza pandemica rispetto al resto d’Europa. Il paragone è stato fatto con diversi Paesi europei, ma in particolare si sono confrontati i dati relativi a campioni di imprese di grandi dimensioni italiane e francesi.
Da questo studio si è dimostrato che le grandi aziende in Italia sembrano aver superato la crisi pandemica relativamente meglio rispetto alla Francia. Le imprese italiane in difficoltà, infatti, sono aumentate di 7,6 p.p. a fronte di una diminuzione del PIL di -8,9%, mentre le imprese francesi di 9,5 p.p. a fronte di un calo del PIL del -7,9%.
Si punta quindi a una ripresa dell’economia che, per lo meno, eguagli o auspicabilmente migliori, quella pre-pandemica. Ma se questa è attualmente la situazione generale italiana, quali sono, nel dettaglio, le conseguenze che questa crisi ha avuto in Sicilia?
Sicilia e Covid, una regione in fase di ripresa
L’avvento della pandemia da Sars-CoV 2 ha sicuramente rappresentato un deterrente sotto molti aspetti per l’economia siciliana. Le misure di contenimento del contagio, efficaci dal punto di vista sanitario, hanno portato a delle importanti conseguenze sull’economia delle imprese del territorio. Basti pensare all’agricoltura: da sempre settore di punta dell’isola, ora invece fortemente debilitata dal biennio passato. La pandemia e il lockdown hanno fatto sì che la domanda di materie prime agroalimentari fosse del tutto sbilanciata verso un uso domestico a spese di quello delle attività di ristorazione ed alberghiere, chiaramente in condizione di stasi forzata.
In generale si può affermare che la flessione subita da questo settore ha portato a un calo:
· dell’attività produttiva con drammatiche ripercussioni anche per quanto riguarda esportazioni, consumi delle famiglie e investimenti aziendali;
· dei flussi turistici, a causa della ridotta mobilità a fasi alterne.
Nonostante questi dati è bene specificare però che, secondo le statistiche ISTAT, il calo del PIL regionale (-8,2%) nel 2020 – momento di maggior impatto della pandemia – è stato inferiore proporzionalmente a quello nazionale (-8,9%). Tale risultato è stato reso possibile da una maggiore apertura della Sicilia verso i mercati esteri.
Dopo ogni caduta, però, arriva il momento di rialzarsi. È infatti negli ultimi mesi che l’economia della regione Sicilia ha mosso i primi passi verso la ripresa in diversi settori.
In particolare, il primo che ha dato nuovi segni vitali è quello turistico, che ha registrato un aumento significativo in diverse città: al primo posto Messina, con un tasso di crescita del 183%, seguita a non troppa distanza da Trapani, Palermo, Catania e Ragusa .
Altri settori che hanno registrato un forte incremento dell’attività produttiva sono stati quello edilizio, quello immobiliare e quello tecnologico. Per quanto riguarda l’aspetto dell’infrastruttura digitale, è importante sottolineare come la Sicilia sia la regione più avanti del Mediterraneo con una percentuale di impiego dei Fondi Europei del 90,4%: risulta esserci una copertura dell’88,8% del territorio cablabile su banda ultra-larga, una percentuale di connessione 4G pari al 99%, e 142 Comuni connessi in NGA (Next Generation Access).
Sono queste, quindi, le premesse della ripresa economica della regione che andrebbero considerate dai nuovi imprenditori del futuro.
Conoscere il contesto in cui ci si vuole inserire con la propria attività è di fondamentale importanza per costruire basi solide per un’impresa duratura e redditizia. È inoltre molto utile avvalersi delle competenze di un esperto del settore che sia in grado di compiere un’analisi accurata e dettagliata dei rischi, delle potenzialità e dei costi di un progetto per non incorrere in futuro in situazioni che ostacolino il percorso dell’attività.
Il ruolo del Family Office è quello di affiancare l’imprenditore non solo nelle fasi iniziali di avvio dell’impresa, ma anche in seguito per garantire il successo e il futuro di quest’ultima anche nei momenti di potenziale difficoltà.